Numerosi correntisti in rivolta. Ben 2000 le segnalazioni di utenti che hanno protestato e segnalato l’accaduto all’Antitrust.
La Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti dell’Istituto Bancario di Intesa San Paolo e la Banca digitale del gruppo, Isybank. Diversi correntisti in protesta per un qualcosa che è avvenuto – per alcuni – contro la loro volontà e senza la dovuta comunicazione in merito.
Il problema riguarda la modalità con cui l’Istituto Bancario Intesa San Paolo ha eseguito il procedimento, procurando la protesta di diversi correntisti i quali non erano al corrente di una possibile “migrazione automatica”. Entriamo nel dettaglio per fare luce sull’accaduto.
Numerosi correntisti sono stati trasferiti da Intesa San Paolo a Isybank, la banca digitale dell’ istituto bancario. Ben 2000 le segnalazioni di utenti che hanno protestato e segnalato il tutto all’ Antitrust. La “migrazione” ha riguardato quei clienti che utilizzano la banca solo ed esclusivamente per operazioni digitali senza recarsi in filiale.
L’Istituto Bancario Intesa San Paolo, nel documento inviato ai correntisti – per informali del passaggio alla banca digitale – ha anche specificato che il cliente può avvalersi – entro una certa scadenza – di definirsi “non prevalentemente digitale” e quindi evitare di rientrare in questo modo nella migrazione.
Secondo l’Antitrust la comunicazione inviata ai clienti correntisti dell’Istituto Intesa San Paolo, è avvenuta in modo ambiguo, non chiaro e senza conferire la dovuta importanza, come era giusto che fosse. Sembra che la comunicazione sia arrivata nell’Internet Banking oppure nell’ App di Intesa San Paolo dei clienti. Il periodo in cui è avvenuta la comunicazione è stato quello dell’ estate.
A questo punto il passaggio da Intesa San Paolo a Isybank è avvenuto – per alcuni correntisti – senza che ci fosse la possibilità da parte dei clienti di dare la loro approvazione. Ne sono venuti a conoscenza dopo la data ultima fissata da intesa San Paolo per il consenso e quindi senza avere il tempo di esprimere il diniego al passaggio.
Va detto che il passaggio alla banca digitale comporta anche dei cambiamenti contrattuali per il correntista che da Intesa San Paolo viene migrato a Isybank. Trattandosi di una banca digitale, non ci sono sportelli aperti a cui rivolgersi come invece accade per la Banca tradizionale. Si può interagire con la Banca solo tramite smartphone e nemmeno tramite sito internet come avveniva con Intesa San Paolo.
Alcuni servizi saranno mancanti come le carte virtuali presenti in Intesa San Paolo, ma assenti nella Banca digitale Isybank. Questo quindi comporta anche un aumento dei costi di tenuta del conto. L’Istruttoria nei confronti di Intesa San Paolo e IsyBank è stata avviata a causa di questa comunicazione ambigua e diffusa con modalità non coerente all’importanza dell’argomento.
Cosa accadrà ai correntisti? Staremo a vedere come evolverà l’istruttoria.
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