Sergio Cofferati riprende tessera del PD: le ragioni dietro il ritorno tra i Dem dell’ex sindacalista

Sergio Cofferati non passa inosservato, il suo gesto ha un grosso perché, cambiamenti in atto. La sua visione entra in gioco a gamba tesa.

Esponente del Partito Democratico che fa decisamente rumore: riprende la tessera dopo aver abbandonato tutto per seguire Carlo Calenda. Perché è tornato al punto di partenza? Ecco la spiegazione che fornisce, soprattutto ribadisce qual è il suo obiettivo e punto di vista. Sergio Cofferati ha un ruolo peculiare, incarna un pezzo di storia per la sinistra, con la quale ha avuto rapporti di amore ed odio. Già nel 2015 alla salita del Renzismo, aveva abbandonato la sua posizione di partenza, per tornare al Dem, riandarsene, e fare ancora una volta inversione di rotta. Ecco cosa sostiene la sua azione e qual è il suo credo.

Sindacalista della Cgil, politico, scrittore ed ex membro del Parlamento Europeo, incarico che ha sostenuto dal 2009 al 2019, è un personaggio di notevole importanza. Sergio Cofferati rappresenta un tassello cruciale nel contesto del Partito Democratico, nonostante il fatto che lo abbia abbandonato per l’ennesima volta, per potervici ritornare.

Nominato “sceriffo” è stato promotore di importanti battaglie, come quella contro l’abolizione dell’art.18 della Costituzione, quello che recita la libertà associativa dei cittadini italiani. Come già detto, ha abbandonato il Dem alla venuta di Matteo Renzi, proprio dopo la sconfitta alle primarie per le Regionali in Liguria, accusando di nefandezze ed irregolarità la sua avversaria, Raffaella Paita.

Per quest’ultima, ora coordinatrice nazionale di Italia Viva, l’intenzione di Sergio Cofferati è abbastanza chiara.

Sergio Cofferati, ecco perché torna al Dem: novità in atto

L’esponente tornato a giocare in casa con il PD, spiega sinceramente quello che è il suo punto di vista, specialmente il motivo del tanto discusso ritorno. Ma come già detto, la situazione ha destato clamore, e la stessa Raffaella Paita espone il suo punto di vista in merito all’azione, perché potrebbe essere la conseguenza di una situazione che ben presto sarà sempre più evidente.

Secondo Raffaella Paita il PD non è più un posto per riformisti, e la sua posizione di conseguenza verte sempre più a sinistra. C’è anche chi vede tutti questi movimenti come i segnali più manifesti dell’eclatante fallimento che sta vivendo la Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.

La stessa Elly Schlein avverte pienamente la situazione in questione, ed ha infatti espresso la sua idea durante l’intervista alla Festa del Fatto quotidiano. Questa esprime chiaramente la sua posizione, dicendo che quelli che sbagliano sono coloro i quali si spostano verso il centro, invece di andare a sinistra.

Così, è questo il clima nel quale Sergio Cofferati entra a gamba tesa, specialmente perché il suo rientro al Dem ha uno scopo ben preciso. Dopo l’allontanamento per seguire Carlo Calenda, insieme ad altri 31 esponenti, ritorna perché crede fortemente di voler dare “un nuovo slancio” al fronte democratico. Così, si ripresenta al Circolo di Portoria di Genova e afferma le seguenti parole a Repubblica Genova:

<<Rientro per dare un segnale […] questo nuovo corso del partito ha bisogno di sostegno. Il renzismo è finito>>.