Allarme batteri: non solo chiavi, braccialetti e telefoni. Si nascondono in questi oggetti insospettabili e la famiglia è a rischio

I batteri possono nascondersi in degli oggetti a cui non penseresti mai, ecco perché devi fare molta attenzione

Fin da piccoli, ci insegnano quanto sia importante prenderci cura di noi stessi, lavandoci con regolarità e curando al meglio l’igiene personale.

Batteri: dove si nascondono
Batteri: dove si nascondono -newsflashnotizie.it

L’importanza di prendersi cura di se stessi viene dal fatto che germi e batteri tendono ad annidarsi in diversi oggetti che quotidianamente tocchiamo. Ergo, lavarsi le mani frequentemente (non ossessivamente, naturalmente) è un’ottima abitudine, in particolare in concomitanza dei pasti.

Durante il periodo del Covid, poi, abbiamo capito ancor di più l’importanza dell’igiene delle mani, e di certo è una cosa che difficilmente si può dimenticare.

Nel corso della giornata tocchiamo numerosi oggetti, sia in casa, sia quando usciamo. Non possiamo ricordare tutto ciò con cui veniamo a contatto, ma se un oggetto ci appare particolarmente sporco, corriamo a lavarci le mani.

Ma ci sono oggetti che non pensiamo possano essere fonte di germi, e invece lo sono, soprattutto chiavi, cellulari (che tra l’altro abbiamo spesso in mano) e braccialetti.

Secondo uno studio, particolare attenzione va rivolta a determinati oggetti di una determinata composizione. Ecco quali.

Allerta batteri: ecco in quali oggetti si annidano di più

La ricerca del Charles E. Schmidt College of Science della Florida Atlantic University, ha voluto esaminare alcuni oggetti che si usano più frequentemente.

Batteri: ecco dove si annidano
Batteri: ecco dove si annidano-newsnotizieflash.it

Nello specifico, i ricercatori hanno sottoposto ad esame cinturini, smartwatch e simili per capire quale fosse la loro carica di batteri. Spesso si trascura la pulizia dei suddetti accessori, e questo favorisce l’annidarsi dei germi.

Gli studiosi hanno analizzato braccialetti di plastica, gomma, tessuto, pelle, metallo, in oro e argento. Questo perché intendevano capire se vi fosse un legame tra il materiale usato per produrli e i batteri.

Da quanto è emerso dallo studio, quasi il 95% dei braccialetti erano pieni di batteri, e quindi c’era una contaminazione. Ma i braccialetti che avevano maggiore quantità di batteri erano quelli realizzati in gomma e plastica, mentre quelli realizzati in metallo, in particolare in oro e argento, ne avevano pochissimi, e in alcuni casi neanche uno.

Coloro che avevano i braccialetti più contaminati erano quelli che andavano spesso in palestra, ecco perché è importante sanificare i braccialetti dopo aver fatto attività fisica.

Oltre ai braccialetti bisogna fare attenzione anche a occhiali, astucci, chiavi, telefonini, maniglie delle porte e dell’auto, e molti altri oggetti che giornalmente tocchiamo. Lavarsi le mani con acqua e sapone o usare un igienizzante  è un ottimo modo per rimuovere i germi.

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