Lo sapevi che è emersa l’esistenza di un algoritmo di cui si servirebbe Amazon? Per scoprire di cosa si tratta, continuate a leggere
Quando parliamo di Amazon, lo sappiamo bene, facciamo riferimento a quello che nel corso degli ultimi anni è diventato un vero e proprio colosso nel mondo delle vendite online. Arrivando, persino, a superare tantissime realtà fisiche e presenti nei nostri negozi, che non riescono ormai a competere per reperibilità dei prodotti e per prezzi offerti.
Insomma, non c’è alcun dubbio che l’avvento di Amazon abbia rivoluzionato in modo decisivo e soprattutto innegabile il nostro modo di pensare e soprattutto di concepire le vendite e gli acquisiti.
Quello che però potrebbe lasciarvi senza parole, è una scoperta a dir poco sconvolgente che è stata fatta proprio sul passato di Amazon: ecco cosa è emerso.
Algoritmo, ecco cosa è emerso su Amazon
Ebbene sì, quello che è emerso su Amazon potrebbe senz’altro lasciare tutti noi senza parole e soprattutto farci fare un piccolo passo indietro sul nostro utilizzo di questo sito. O, quanto meno, potrebbe farci rivalutare alcuni dei tanti acquisiti che abbiamo in passato pensato essere a dir poco vincenti e delle vere e proprie opportunità. Ma era davvero così? Per scoprire cosa sta succedendo e di cosa stiamo parlando, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Secondo quanto è stato scoperto, infatti, pare che in passato il noto sito di acquisti online di Amazon si sia servito di un algoritmo segreto. L’obiettivo, in particolare, era proprio quello di riuscire a scoprire fino a che punto poter tendere e dunque aumentare i prezzi prima di andare incontro a un effetto contrario e dunque nocivo per l’andamento del sito. A lanciare quest’allarme è stato un rapporto pubblicato sul Wall Street Journal chiamato “Progetto Nessie” e in cui è stata evidenziata questa denuncia ai danni del giganti del commercio elettronico statunitense.
Ma come funzionava nello specifico questo cosiddetto algoritmo attivo su Amazon? Ebbene, il compito era quello di riuscire a monitorare altri rivenditori per capire che andamento avrebbero manutenuto in merito ai propri prezzi. In particolare, questo Progetto Nessie avrebbe aiutato Amazon ad aumentare i propri profitti, elevando in modo artificiale quelli che erano i prezzi a cui potevamo andare incontro in alcune categorie fino al 2019. Insomma, un modo questo che appare senza dubbio illegale e che avrebbe permesso al noto sito di commercio di mantenere intaccato il proprio dominio.