Bonus dentista 2023: arriva il contributo per alleggerire le spese odontoiatriche di tutta la famiglia

Per le famiglie italiane arriva il bonus dentista 2023 utile ad abbassare i costi delle spese odontoiatriche: ecco come risparmiare.

Le spese odontoiatriche possono rappresentare un duro ostacolo per le famiglie italiane. I costi sono alti ma possono essere ridotti grazie al bonus dentista 2023. Questa misura infatti garantisce di sostenere le spese del dentista in maniera un po’ più semplice viste le elevate cifre.

Bonus dentista 2023
Arriva il bonus dentista 2023 per le famiglie italiane – News.Notizieflash.com

Sono sempre di più le persone che fanno fatica a recarsi dal dentista per paura di un preventivo insostenibile. Per questo motivo può essere utile conoscere i dettagli su un incentivo in grado di far sostenere la spesa richiesta. Solo così molte famiglie potrebbero recarsi dal dentista senza alcun tipo di preoccupazione. Entriamo quindi nei dettagli di una misura assolutamente da conoscere.

Come funziona il bonus dentista 2023

Il bonus dentista può essere un’ottima opportunità per salvaguardare i risparmi messi da parte in maniera faticosa. Bisogna subito sottolineare però che questo tipo di bonus permette di recuperare parte della spesa. Questo bonus nella forma classica non esiste ma ci sono delle circostanze in cui il Servizio sanitario nazionale si fa carico delle prestazioni ortodontiche.

Come funziona il bonus dentista
Quanto è possibile detrarre le spese dentistiche – News.Notizieflash.com

Il Servizio sanitario nazionale prende in carico poche operazioni e questo spiega il perché molte famiglie decidono di rimandare la visita dallo specialista. In questo modo salvaguardano i risparmi familiari mettendo a rischio la loro salute orale. Le possibilità di ricevere assistenza gratuita grazie al SSN sono due:

  • Programmi di tutela della salute odontoiatrica nell’età evolutiva, 0-14 anni: qui abbiamo controlli gratuiti che vengono effettuati ai bambini nella fase di sviluppo per prevenire la formazione di malocclusioni e di altre malattie. I nuovi Livelli essenziali di assistenza prevedono una serie di prestazioni tra cui visite odontoiatriche, esami radiologici, estrazioni, ablazioni del tartaro, operazione chirurgiche e trattamenti specifici;
  • Categorie di persone in condizioni di particolare vulnerabilità.

Per vulnerabilità sanitaria si intendono quei pazienti che potrebbero rischiare un aggravamento della loro salute a seguito di un problema odontoiatrico. In questo caso rientrano le seguenti categorie:

  • Con stati d’immunodeficienza grave;
  • Con cardiopatie congenite cianogene;
  • In attesa di trapianto e post-trapianto, escluso quello alla cornea;
  • Con emofilia grave o altre gravi malattie dell’emocoagulazione congenite, acquisite o iatrogene;
  • Con patologie oncologiche ed ematologiche in età evolutiva e adulta in trattamento con chemioterapia o radioterapia o comunque a rischio di complicazioni infettiva.

Da considerare anche la vulnerabilità sociale che tiene conto delle condizioni socio economiche di chi non può sostenere questa spesa. Qui il tutto viene demandato alle amministrazioni locali il compito di favorire l’accesso alle prestazioni. Inoltre ci possono essere servizi gratuiti nel momento in cui i controlli hanno l’obiettivo di individuare neoplasie del cavo orale oppure quando è urgente intervenire per salvaguardare la salute della persona.

Detrazione delle spese sostenute

Per chi non rientra nelle categorie citate in precedenza c’è la possibilità di recuperare parte della spesa sostenuta. Il recupero si realizza tramite la dichiarazione dei redditi e riguarda il 19% solo per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro. Si può usufruire della detrazione solo per la parte della spesa che non ha trovato capienza nell’Irpef dovuta alla persona affetta dalla malattia e nel limite di 6.197,48 euro annuali.

Detrazione spese dentistiche
Quando scatta la detrazione – News.Notizieflash.com

Da intendere che questa detrazione non riguarda i trattamenti estetici, come lo sbiancamento dei denti, ma solo spese che si legano ad una natura sanitaria. A rientrare sono anche gli acquisti o l’affitto di dispositivi medici.

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