Negli ultimi anni il numero delle persone colpite da cecità funzionale è quasi raddoppiato. Scopriamo cosa comporta questa patologie, quali sono i sintomi da riconoscere e le possibili cause.
In seguito alla pandemia da Covid 19 si è registrato un aumento dei casi di cecità funzionale ossia un deficit della vista senza la presenza di alterazioni organiche oggettive.
Uno studio dell’Ospedale San Giuseppe di Milano ha riscontrato un aumento del numero di persone che soffrono di cecità funzionale dopo la pandemia. La diffusione del Covid ha avuto enormi ripercussioni sia da punto di vista sanitario che economico che sociale. Le conseguenze dell’emergenza che per due anni ha costretto le persone ha cambiare vita sono ancora tangibili.
Due anni di restrizioni, di mancati abbracci, di parenti e amici deceduti senza la possibilità di salutarli un’ultima volta. E poi i problemi economici di chi si è ritrovato senza lavoro e i problemi di salute a causa del contagio da Covid 19. Il virus si è dimostrato letale e subdolo comportando gravi danni all’organismo soprattutto a livello respiratorio ma non solo. Caduta dei capelli, ripercussioni gastrointestinali, infiammazioni serie sono alcune delle conseguenze del contagio. Per non parlare dei problemi psicologici legati all’intera situazione.
Cause e sintomi della cecità funzionale: tutta colpa del Covid?
Il disagio psicologico può manifestarsi anche come disturbo della capacità visiva. Da qui la connessione tra pandemia e aumento dei casi di cecità funzionale. La constatazione è stata avanzata dagli esperti dell’Ospedale San Giuseppe Multimedica di Milano.
Il numero dei pazienti con perdita visiva funzionale o cecità funzionale è raddoppiato nel post pandemia – 326 contro 144. La patologia comporta un deficit più o meno grave della vista non associato ad alcuna alterazione organica.
La cecità funzionale è una forma di somatizzazione che proietta il disagio psicologico in un sintomo fisico, proprio come il mal di pancia o il mal di testa che viene ai bambini preoccupati da un’interrogazione scolastica.
Il malessere mentale si trasforma in disturbo fisico, in difficoltà visiva con appannamento, cefalea, bruciore oculare, riduzione del campo visivo. Può accadere sia negli adulti che nei bambini. Per diagnosticare la cecità funzionale lo specialista valuterà l’incompatibilità tra sintomi e quotidianità del paziente. Per esempio afferma di non vedere bene e poi va a giocare a calcetto.
L’isolamento durante la pandemia può aver acuito un disagio psicologico che si scopre parlando con la persona interessata o con i genitori in caso di minori. Individuando la causa si potrà passare alla strategia di cura. Rassicurazione in primis e tecniche effetto placebo sono le soluzioni più seguite.