Corteggiare una persona per la quale si prova un interesse è normale. Tuttavia l’interesse può diventare morboso ed avere dei risvolti negativi.
Nel corso degli ultimi anni c’è una parola che sta diventando sempre più ricorrente, dando significato ad un concetto precedentemente ignorato: stalking. Solo fino a qualche decennio fa o forse anche meno, era del tutto normale che un uomo o un ragazzo provasse interesse per una giovane e la corteggiasse, anche con modo poco consoni. Era anche normale che, terminata una relazione, colei che aveva scelto di chiudere venisse invasa da chiamate e messaggi non certo rassicuranti.
Per fortuna, e non senza lotte lo stalking non è più normalizzato. Un uomo, o in alcuni casi una donna, non ha il diritto di poter seguire e vessare la persona di cui è innamorato. L’attrazione fisica non prevede che si possano assumere dei comportamenti che ledano psicologicamente, moralmente o fisicamente colui o colei per il quale si prova interesse.
Tuttavia, nonostante dal punto si vista penale sia stata data una definizione, con l’introduzione del reato di stalking, ex art. 612 bis cp, perché tante persone si trovano ancora a vivere in continua paura e turbamento emotivo a causa di molestie e vessazioni. Dunque la normalizzazione legale non basta ad arginare una problematica che sta diventando sempre più diffusa. Occorrerebbe comprendere a priori il confine sottile fra corteggiamento e ossessione.
Stalking, quando ha inizio: differenza fra interesse ed ossessione
Nel corso della vita può capitare di conoscere una persona particolarmente avvente e brillante, tanto da attirare da subito interesse e stima. Provare attrazione non è certo un reato, e non è nemmeno un qualcosa di anormale dal punto di vista psichico. Tuttavia quello che, inizialmente, può apparire come un normale e sano interesse può tramutare in atteggiamenti morbosi e psicolabili.
Difatti, nel momento in cui l’interesse non appare reciproco si può andare incontro ad una condizione preoccupante e che esula dalla normalità. Corteggiare la ragazza o il ragazzo per il quale si prova attrazione può rientrare ancora nei comportamenti sani. Richieste continue di vedersi, messaggi molto lunghi, telefonate, appostamenti rappresentano il campanello d’allarme per l’avvio di una situazione anomala. Il confine che separa il mero interesse sentimentale dai comportamenti ossessivi può essere molto sottile, ma è bene coglierlo quanto prima.
Lo stalker può iniziare con messaggi non richiesti, chiamate, pedinamenti; tuttavia man mano può diventare violento. Si può passare facilmente dal verbale al fisico, ledendo la persona del quale appare ossessionato. Sebbene si tratti di un fenomeno in espansione anche fra le persone di sesso femminile, a soffrirne maggiormente sono gli uomini.
Le cause che possono essere alla base di tale problematica possono essere molteplici. Fra le cause primarie sembrano esserci i disturbi di personalità, come il disturbo borderline di personalità o il narcisismo. Molti stalker non hanno la capacità di accettare la fine di una relazione e per questo sviluppano sentimenti di vendetta.