Dolore al petto? Ecco quando c’è da preoccuparsi

Provare un dolore al petto è una condizione molto frequente e è innescato da numerosi fattori. Alcune cause però non sono da sottovalutare.

A tutti è sicuramente capitato, anche spesso, di provare una fitta, un dolore acuto o sordo, un bruciore o un fastidio improvviso al petto.  Escludendo il trauma diretto, esistono davvero tante malattie, patologie o condizioni che danno questo sintomo.
Dolore al petto: quando preoccuparsi
Attenzione al dolore al petto: in alcuni casi meglio andare subito dal medico – News.NotizieFlash.it

È fondamentale, però, andare a fondo proprio per cercare la motivazione del dolore, perché in alcuni casi possiamo essere di fronte a patologie gravi, e l’unico modo per salvarsi la vita e il benessere generale è quello di intervenire in tempo. E non parliamo solamente di infarto, ma di tante altre possibilità.

Cos’è esattamente il dolore al petto e quando c’è da preoccuparsi davvero

Innanzitutto cerchiamo di capire bene cosa si intende per dolore al petto. L’altra definizione è dolore toracico e dunque la zona interessata può comprendere tutta l’area del busto, partendo dal collo fino all’addome. Inoltre può concentrarsi a destra, a sinistra o al centro del torace/petto.

tipi di dolore al petto e cause
Il dolore al petto, in qualsiasi manifestazione, non deve mai essere sottovalutato – Newsnotizieflash.com

La forma dolorosa può manifestarsi in diversi modi: come un bruciore, come un senso di oppressione e mancanza di respiro, come “una coltellata” o come qualcosa che va e viene senza preavviso o che perdura per diverso tempo. Gli esperti consigliano di non sottovalutare mai, in ogni caso, una manifestazione di dolore toracico.

Anche perché l’elenco delle malattie associate a questo sintomo è davvero lungo e comprende:

  • malattie del cuore – angina pectoris, pericardite, miocardite, cardiomiopatie, valvulopatie;
  • malattie polmonari – pleurite, polmonite, embolia polmonare, pneumotorace, ipertensione polmonare, asma;
  • patologie gastroesofagee – malattia da reflusso gastroesofageo, ulcera peptica, ernia iatale;

  • pancreatite – infezioni virali/batteriche, tumori al pancreas, calcoli alla cistifellea, fumo/alcolismo, stato di ipercalcemia;

  • patologie della cistifellea e delle vie biliari;
  • costole rotte;
  • infortuni muscolari;
  • Costocondrite e Sindrome di Tietze – che sono infiammazioni della cartilagine costale;

  • Herpes Zoster;
  • mastite;
  • ansia.

Si evince facilmente che il dolore toracico può essere la spia di numerosi problemi che variano da medio gravi a gravi. Esistono però altri segnali d’allarme che non vanno sottovalutati. Quando il dolore al petto è accompagnato da altri sintomi è bene recarsi dal proprio medico. Parliamo di sintomi associati come tosse continua, sudorazione intensa, fiato corto, vertigini, palpitazioni al cuore, nausea, vomito e febbre.

Se uno o più di queste condizioni si verificano contemporaneamente è bene indagare con esami specifici; il medico saprà indirizzare il paziente verso approfondimenti che diano la diagnosi corretta e dunque la possibilità di curare la problematica nel migliore dei modi. Spesso il fattore tempo è fondamentale per salvare una vita.

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