Abbiamo tristemente imparato a conoscere gli effetti del diabete. Ma non conoscevamo quanto questa malattia possa colpire anche i reni
Una malattia invalidante. Lo sanno bene i tanti che, purtroppo, soffrono di diabete. Oggi, però, sappiamo anche che, a parte i problemi già noti (che sono tutt’altro che pochi) il diabete porta anche alcuni effetti collaterali piuttosto preoccupanti. A essere colpiti sono soprattutto i reni.
Dicevamo che, soprattutto negli ultimi anni, il diabete è divenuta una malattia tristemente nota, che si verifica quando il corpo non produce abbastanza insulina o non è in grado di utilizzarla correttamente. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che regola la quantità di zucchero nel sangue.
Esistono diversi tipi di diabete: i più comuni sono il tipo 1 (10% dei casi, generalmente diagnosticato durante l’infanzia e si verifica a causa di un’insufficiente produzione di insulina da parte del pancreas) e il tipo 2 (più comune, generalmente si verifica negli adulti sopra i 45 anni) in cui il pancreas produce insulina che il corpo non può utilizzare correttamente. Quest’ultimo è di solito causato da cattive abitudini nella vita, tra cui quelle alimentari che portano all’obesità, uno dei principali fattori di rischio. Tra gli altri, anche l’abuso di alcol e il vizio del fumo.
Le complicanze del diabete sui reni
Le complicanze del diabete non compaiono immediatamente e sono il risultato di livelli glicemici persistenti e incontrollati. Sono diversi gli organi che possono essere colpiti, compresi i reni. Ogni rene contiene circa un milione di nefroni che sono filtri che regolano l’eliminazione dei prodotti metabolici tossici e dei liquidi in eccesso. Il diabete può danneggiare questo sistema, portando alla nefropatia diabetica.
Livelli elevati di zucchero nel sangue aumentano il lavoro dei reni e causano danni ai vasi sanguigni che culminano nella perdita della capacità di filtrazione e nell’accumulo di sostanze tossiche. La malattia renale è silenziosa. E questo la rende ancor più temibile. Ovviamente, non tutti i pazienti diabetici sviluppano queste problematiche. Tuttavia, c’è qualche sintomo con cui si materializza e che, quindi, non dobbiamo assolutamente sottovalutare, rivolgendoci al più presto a un medico.
Il primo segno della malattia è la presenza di quantità anomale di una proteina chiamata albumina nelle urine. Possono verificarsi aumento della pressione sanguigna, aumento della frequenza urinaria, soprattutto di notte, gonfiore intorno agli occhi, alle mani e ai piedi. In una fase successiva si verifica un accumulo di creatinina e urea nel sangue e in questa fase i sintomi sono gli stessi della malattia renale cronica avanzata e quindi stanchezza, perdita di appetito, nausea, vomito e prurito. Nel diabete possono verificarsi danni ai nervi (neuropatia) con disfunzione della vescica e difficoltà di svuotamento, aumentando il rischio di infezioni del tratto urinario e dei reni.