Proliferano gli studi sulla dipendenza da web e social network. Questa volta gli scienziati hanno creato una vera e propria scala di gravità
La dipendenza dal web e dai social network sono due dei problemi più diffusi sotto il profilo relazionale e comportamentale, che stanno incuriosendo scienziati e psicologi. Oggi gli esperti hanno creato una scala per misurare la dipendenza dal web di ognuno di noi. Ci sono cinque livelli: scopriamo insieme su quale di questi ci troviamo.
Sul web ormai facciamo tutto. E i social sono diventati ormai quelli che un tempo erano i circoli, i bar dove chiacchierare. Una forma di alienazione che può sembrare distopica, ma che, purtroppo, è quanto mai reale. Per questo, in questi anni, si sono moltiplicati gli studi di psicologi e scienziati che provano a investigare le cause e a codificare ciò che ormai sembra un’abitudine di ognuno di noi. Chi più, chi meno.
Proprio per capire il livello di dipendenza dal web, alcuni scienziati hanno ora creato una scala per capire il grado di compromissione. Ci sono persone, per esempio, che si sentono perse senza lo smartphone in mano o se la connessione internet va e viene. Gli scienziati hanno sviluppato un nuovo spettro di dipendenza da Internet che rivela quanto dipendiamo dall’avere una connessione. Gli scienziati hanno analizzato l’utilizzo di Internet da parte di 796 persone per creare lo spettro. Lo studio ha rivelato una tendenza molto preoccupante: quanto più si è giovani, tanto più è probabile che si diventi dipendenti da Internet. E questa tendenza diminuisce con l’età.
La scala di dipendenza dal web
Cinque gradini, che oggi risuonano un po’ come i cerchi dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri. Come detto, gli scienziati (nella fattispecie, gli studiosi dell’Università di Survey) hanno analizzato l’utilizzo di internet di 796 persone. Ciò ha rivelato che i giovani (di età pari o inferiore a 24 anni) trascorrono in media sei ore al giorno online, utilizzando principalmente i loro smartphone. Le persone più anziane (di età superiore ai 24 anni) trascorrono in media 4,6 ore online ogni giorno.
E così, gli studiosi hanno creato cinque categorie ben distinte. All’estremità inferiore della scala ci sono gli “utenti occasionali”, che vanno online solo per attività specifiche e si disconnettono senza indugiare. Al contrario, i “tossicodipendenti” riconoscono apertamente la loro dipendenza da Internet e ne riconoscono l’impatto negativo sulle loro vite. Allora, dove ti collochi nella scala della dipendenza da Internet?
Gli utenti occasionali (14,86%): vanno online per attività specifiche e si disconnettono senza indugiare. Secondo i ricercatori, gli utenti occasionali non mostrano segni di dipendenza da Internet e sono generalmente più anziani, con un’età media di 33,4 anni. Gli utenti iniziali (22,86%): spesso si ritrovano online più a lungo di quanto inizialmente previsto e trascurano un po’ le faccende domestiche. Poi ci sono gli sperimentatori (21,98%), che si sentono a disagio o ansiosi quando non sono connessi a Internet. La loro età media è compresa tra 22,8 e 24,3 anni. Ovviamente siamo di fronte a una escalation di dipendenza: dipendenti in negazione (17,96%), che mostrano comportamenti di dipendenza come creare nuove relazioni online e trascurare le responsabilità nel mondo reale di essere online. Ovviamente non ammetteranno di sentirsi a disagio quando non sono connessi. Infine i dipendenti veri e propri (22,36%): riconoscono apertamente la propria dipendenza da Internet e il suo impatto negativo sulle loro vite.