Google Maps non funziona più in Israele ma alla base di questo disservizio non c’è un bug bensì una ragione strategica ben precisa.
Così come avviene in Italia e in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo, Google Maps consente agli utenti di percorrere virtualmente le strade di qualsiasi città del mondo. L’alternativa alle mappe fisiche è quotidianamente utilizzata da chi vuole calcolare percorsi per impiegare meno tempo negli spostamenti, ma anche da semplici curiosi che vogliono scoprire le caratteristiche di un determinato luogo.
Attualmente, la piattaforma ha smesso di funzionare in Israele, cioè per andare più in dettaglio, Google Maps ha temporaneamente disattivato gli aggiornamenti dei dati sul traffico in tempo reale. Il motivo è chiaro ed ha a che fare, ovviamente, con i tragici eventi degli ultimi giorni e il conflitto che vede contrapposti Israele ed i miliziani di Hamas.
Perché Google Maps ha smesso di funzionare in Israele
Mentre si susseguono informazioni a proposito di bombardamenti e raid che non cessano con il passare delle ore, e vedono Israele ancora in attesa nell’ufficializzare la discesa dell’esercito israeliano per l’invasione di terra a Gaza, Google Maps e Apple Maps, hanno deciso di rimuovere la possibilità di vedere i bollettini aggiornati, e le mappe del traffico in tempo reale di tutto il territorio di Israele.
Questo significa che il servizio sarà comunque consultabile, cioè le mappe continueranno ad essere accessibili a tutti gli utenti, mentre sono disabilitati gli aggiornamenti sulle condizioni del traffico in tempo reale. Tuttavia, qualsiasi utente che utilizza Google Maps per viaggiare all’interno del territorio continuerà a ricevere un orario di arrivo stimato in base alle condizioni del traffico, non visibili ma calcolate dal sistema.
Perché Google ha scelto di procedere in questo modo? In sostanza per salvaguardare l’incolumità delle persone. Lo scopo di questa decisione è quella di non rendere pubbliche le informazioni che riguardano la circolazione nel Paese, il tutto per tutelare la sicurezza delle comunità locali.
Infatti attraverso le analisi del traffico in tempo reale di Google Maps si potrebbe capire dove c’è un grande spostamento di persone, che siano truppe militari scese boots on the ground per l’invasione di terra a Gaza. O semplicemente persone che riuniscono in un dato luogo, e chi ha interesse ad attaccare la parte avversaria potrebbe decidere di prendere di mira proprio in quei luoghi.
D’altronde non è la prima volta che la società della Silicon Valley prende una decisione del genere. Infatti prima del conflitto tra Israele e Hamas era successo lo stesso anche nella guerra tra Russia e Ucraina, sempre per evitare di fornire informazioni sensibili.