Netflix, gli aumenti sono inevitabili: non c’entra la crisi, la colpa è dei consumatori

Nelle ultime settimane non si fa che parlare degli aumenti in arrivo su Netflix e non solo: qual è però il ruolo dei consumatori?

Che i prezzi delle principali piattaforme di streaming fossero destinati a salire non è di certo un mistero. Specialmente all’inizio, infatti, per attrarre e fidelizzare più clienti possibili, i prezzi erano attrattivi e davvero competitivi tant’è che per molti anni Netflix ha dovuto fare i conti col suo maggior competitor, Amazon Prime Video, il cui abbonamento anche a prezzo intero risultava essere estremamente basso e allettante.

Aumenti Netflix
Perché in questi mesi sono lievitati i prezzi delle piattaforme di streaming? – News.NotizieFlash.com

Col tempo però le cose sono cambiate e non è colpa della crisi come possiamo immaginare. Se l’inflazione, infatti, ha avuto negli ultimi anni un impatto notevole sulle nostre vite, colpendo anche i beni di prima necessità come pasta e acqua, non avrebbe stupito più di tanto se prodotti destinati al loisir avessero subito un’impennata notevole dei prezzi. Ma non finisce qui.

Stando, infatti, agli analisti, è altamente probabile che le piattaforme (da Netflix ad Amazon fino a Disney+ e Apple Tv) continueranno ad aumentare ulteriormente i prezzi e la colpa in realtà è tutta nostra. Ma come è possibile che una fluttuazione simile sia legata proprio agli utenti e non alla crisi in corso?

La ragione inevitabile dell’aumento dei servizi streaming: quando il troppo stroppia

Come dicevamo prima, la ragione principale dietro al caro prezzi è da ricercare proprio negli utenti che usufruiscono ormai di diversi servizi streaming. Nonostante gli aumenti, infatti, sono tantissime le persone che non solo non interrompono gli abbonamenti, ma ne creano di nuovi a causa proprio dell’offerta così vasta e diversificata.

Aumenti Netflix
Il mercato streaming è ormai saturo – News.NotizieFlash.com

E così, alla base dell’aumento inevitabile dei prezzi si nasconde un mercato dello streaming ormai estremamente saturo.  Trovare nuovi abbonati, infatti, è diventato impossibile. Così, l’unico modo per far crescere i ricavi è far lievitare i costi degli abbonamenti mantenendo al contempo soddisfatti gli investitori, fondamentali per garantire un’offerta il più possibile ricca e competitiva.

Tuttavia, ci sarebbe una vera e propria strategia dietro l’innalzamento degli abbonamenti. Alcuni osservatori, infatti, si sono convinti del fatto che si tratti solo di un modo per spingere gli abbonati a optare per piani a prezzi più calmierati, se non addirittura gratuiti, supportati dalla pubblicità perché non c’è un limite alle entrate pubblicitarie a differenza degli abbonamenti, offrendo così un potenziale di ricavo anche illimitato in base al numero di visualizzazioni e inserzionisti.

Durante una conferenza sugli utili a agosto, il CEO di Disney, Bob Iger, ha dichiarato: “Stiamo ovviamente cercando, con la nostra strategia di prezzi, di spostare più abbonati verso il livello supportato dalla pubblicità“. Non è chiaro però quale sia al momento il punto limite degli utenti, ma lo potremo scoprire ben presto se si prosegue su questa strada.

Impostazioni privacy