Passaporto negli uffici postali, un grande aiuto per i cittadini: ecco dove sarà abilitato il servizio

Drammi per i passaporti, ma adesso ci sarà il canale degli uffici postali a smaltire le richieste: le nuove direttive per sbloccare la situazione.

Negli ultimi mesi la richiesta di rilascio passaporti è stata gestita nel modo peggiore possibile. File infinite e prenotazioni con attese che superano i 6 mesi, perché questo blocco? Il problema è scaturito dal Covid. Con le chiusure legate al virus, e le successive riaperture delle frontiere, gli uffici addetti al rilascio passaporti non sono riusciti a gestire il caos e la mole di richieste.

Passaporto, novità per gli uffici postali
Passaporto, novità sul rilascio – News.NotizieFlash.com

Nel tempo le attese iniziavano a farsi infinite, e le domande per il passaporto continuavano ad accavallarsi fino ad arrivare in pochi anni a creare una vera e propria saturazione totale finita poi con la situazione attuale: anche un anno per una richiesta di passaporto e file ininterrotte di giorni interi nelle sedi fisiche. Coscienti della situazione, gli uffici hanno cercato di trovare un’alternativa per cercare di smaltire il più velocemente possibile le domande che nel tempo si sono accumulate.

Rinnovo e rilascio del passaporto, presto si potrà fare alle Poste, il nuovo progetto per alcuni Comuni

Il Progetto Polis permetterà ai cittadini dei piccoli Comuni di ritirare o rinnovare il passaporto direttamente negli uffici postali, anche per quanto riguarda la Carta d’Identità. Il progetto prevede l’ideazione dello sportello unico digitale nei 7.000 uffici postali ospitati dai Comuni con meno di 15.000 abitanti.

Passaporto, novità per gli uffici postali
Passaporto, novità per gli uffici postali – News.NotizieFlash.com

A partire da dicembre anche l’ufficio postale potrà erogare il passaporto, mentre da febbraio rilasceremo le carte di identità elettroniche e i servizi dell’Agenzia delle Entrate” spiegano gli ideatori del progetto Polis. Ma non si ferma qui. Lidea è anche quella di creare la rete più grande in assoluto di aree di coworking sparse per tutto il territorio: 250 siti messi a disposizione proprio da Poste Italiane per tutto il Paese.

Unopportunità per avere spazi da utilizzare gratuitamente da tutte quelle persone che lavorano da remoto, non solo nelle grandi città ma anche in quelle medio-piccole che di solito vengono trascurate dal punto di vista dellinnovazione tecnologica e che invece sono comunque piene di giovani lavoratori con voglia di fare. Un modo per contribuire allo sviluppo sociale ed economico in questo importante momento storico in cui levoluzione tecnologica ha cambiato anche il modo di lavorare isolandoci negli appartamenti, dove spesso si fa coincidere la vita in famiglia con il lavoro.

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