Molti si chiedono se si possa perdere peso saltando uno dei pasti principali, in particolare la cena. La risposta è complessa ma sorprendente.
Saltare la cena fa perdere peso? La risposta è più complessa di quello che si crede perché, mentre la matematica del bilancio calorico potrebbe suggerire che meno calorie ingerite portino a una perdita di peso, la realtà è diversa.
Bisogna prima di tutto tenere presente che ciò che funziona per una persona potrebbe non avere lo stesso effetto su un’altra. Inoltre, mentre la cena potrebbe sembrare un pasto “sacrificabile”, la sua mancanza potrebbe influire sul nostro metabolismo, sulle nostre abitudini alimentari e sul nostro benessere in modi che non ci aspettiamo.
Prima di tutto dobbiamo partire dal principio che governa la perdita di peso: il deficit calorico. Se consumiamo meno calorie di quante ne bruciamo durante la giornata, perderemo peso. Purtroppo, questa è l’unica strada percorribile e non ci sono scorciatoie. Supponiamo che, saltando la cena, creiamo un deficit di 500 calorie al giorno. Se lo facciamo ogni giorno per una settimana, avremo un deficit di 3500 calorie, che corrisponde, approssimativamente, a mezzo chilo di grasso corporeo. Anche se questo può sembrare corretto, le cose possono complicarsi e non andare come vogliamo.
Cosa accade se saltiamo sempre la cena
Ci sono diversi meccanismi che si attuano quando iniziamo a mangiare di meno. In primis il nostro corpo può abbassare il suo dispendio energetico in risposta. Questo fenomeno, noto come adattamento metabolico, può rendere la perdita di peso meno prevedibile di quanto pensiamo, soprattutto sul medio-lungo periodo. Questo perché l’iniziale deficit calorico di 500 calorie giornaliere potrebbe trasformarsi presto in un deficit inferiore, fino eventualmente ad annullarsi.
Inoltre, potremmo scoprire che, pur saltando la cena, durante il giorno mangiamo di più a colazione o a pranzo. Oppure potremmo mangiare snack la sera. In questo caso, il deficit calorico potrebbe essere ridotto o annullato. Infine, come abbiamo detto, ogni individuo reagisce in modo diverso. Alcune persone potrebbero trovare che saltare la cena le renda più energiche il giorno successivo, mentre altre potrebbero sentirsi affamate o stanche.
Come fare quindi ad introdurre la pratica di saltare la cena? Questa pratica può inserirsi nel contesto del digiuno intermittente. Il digiuno intermittente implica periodi di assunzione di cibo alternati a periodi di digiuno. Non si tratta di decidere solamente cosa mangiare, ma quando mangiare. L’approccio 8:16 è una delle forme più popolari di digiuno intermittente. Consiste nel consumare tutti i pasti in un arco temporale di 8 ore e digiunare per le successive 16 ore. Ad esempio, mangiare tra le 10:00 e le 18:00 e poi digiunare fino al giorno successivo alle 10:00. In pratica, saltare la cena potrebbe essere una componente di questo approccio, specialmente se il tuo ultimo pasto è nel pomeriggio. Ma quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa pratica?
Vantaggi e svantaggi del digiuno intermittente
I vantaggi di questa pratica sono diversi. Il limitare l’orario di assunzione di cibo può aiutare alcune persone a ridurre l’apporto calorico giornaliero, contribuendo al controllo del peso. Inoltre, ci sono studi che suggeriscono che il digiuno intermittente potrebbe migliorare la sensibilità all’insulina e, quindi, essere un alleato contro il diabete di tipo 2. E si ritiene che il digiuno intermittente possa favorire la flessibilità metabolica, ovvero la capacità dell’organismo di passare efficientemente dall’uso dei carboidrati all’uso dei grassi come fonte di energia.
Ci sono però anche degli svantaggi. Non tutti trovano facile seguire un modello di digiuno, specialmente all’inizio. Può essere impegnativo evitare di mangiare quando si ha fame, soprattutto nelle prime fasi dell’adattamento. Inoltre, saltare regolarmente dei pasti, come la cena, può comportare un minor apporto di nutrienti essenziali, a meno che non si presti attenzione a bilanciare adeguatamente gli altri pasti. Alcune persone possono sperimentare sintomi come mal di testa, irritabilità o stanchezza durante i periodi di digiuno.
In conclusione, si può dire che se si decide di digiunare la sera, bisogna fare attenzione. Dobbiamo assicurarci di consumare tutti i nutrienti essenziali durante gli altri pasti. Inoltre, saltare regolarmente i pasti può avere effetti sul metabolismo, sull’equilibrio ormonale e sulla salute generale. È fondamentale quindi ascoltare il proprio corpo e consultare un esperto se decidiamo di fare cambiamenti significativi alla nostra dieta. Saltare la cena potrebbe aiutarti a perdere peso, ma è importante considerare l’intero contesto e riconoscere che dimagrire non è semplicemente una questione di calorie in meno. È fondamentale un approccio equilibrato e strutturato correttamente, possibilmente con l’aiuto di un esperto. La nutrizione non è una scienza esatta quindi bisogna trovare ciò che fa per noi e ciò potrebbe richiedere un po’ di tempo, ma ne varrà la pena!