Sai che esiste il sesto elemento del gusto? Non è una fake news, e senza dubbio lo avrai già provato, solo che… non lo conosci!
Esplorando il corpo umano puoi imparare molto, anche ciò che non ti aspetti! Avresti mai immaginato che oltre al gusto salato, dolce, amaro, sapido e aspro ne potesse esistere un sesto? Ecco che la rivelazione per quanto sconvolgente, è una verità a tutti gli effetti. Nomi scientifici, caratteristiche specifiche e tanto altro. Ecco come il tuo corpo è fonte di novità del tutto inaspettate. Sai qual è il sapore dell’ammonio? Te lo sveliamo subito.
Addirittura c’è chi da Masterchef amplia i propri orizzonti, parlando di un’ulteriore classificazione del gusto. Stiamo facendo riferimento alla suddivisione in dolce, amaro, salato, acido e dell’umami. Quest’ultimo è stato codificato dalla cucina giapponese come “saporito.” Oggi però non parliamo di cosa succede ad Est del mondo, ma ci spostiamo verso gli Stati Uniti, in Colorado per la precisione. Indichiamo come l’ammonio faccia parte di un’ulteriore classificazione del gusto. Le parole hanno il loro significato, e con esso la loro potenza.
Per cui quando affermi di provare un gusto, non puoi non trattare il cosiddetto sesto elemento. Non è tra quelli citati, ma come già accennato stiamo parlando dell’ammonio. Senza dubbio lo hai già provato, e no, non è il gusto “dell’ammoniaca” che senti in alcune preparazioni acquistate al supermercato, ma un gusto sublime!
Svelato il sesto elemento del gusto, incredibile, ma vero!
Quindi, amplia ancora di più i tuoi orizzonti, e rendi il cibo un’esperienze che va oltre la condivisione. Lo studio che è stato divulgato in tutto il mondo dalla rivista Internazionale Nature Communication. Questa offre un quadro abbastanza chiaro di cosa stiamo parlando. Le ricerche sono state portate avanti dalla University of Southern California Dornsife in collaborazione con la University of Colorado Medical School. Non si tratta di parole campate per aria!
Arrivati a questo punto urge sapere, cos’è l’ammonio? O meglio, di cosa sa? Innanzitutto occorre specificare che stiamo parlando di una sostanza leggermente tossica, il cloruro d’ammonio. Allora, si può pensare che sia stata creata di recente da composti chimici di ultima generazione, in realtà non è così. Questa sostanza che dona ai piatti un gusto di “liquirizia salata”, esiste fin dai tempi degli antichi romani, i quali ne facevano un uso specifico. E non solo loro, anche i Paesi Nordici!
Nello specifico, i romani utilizzavano questa specie di sale alcalino che ricorda il garum, cioè interiora di pesce fermentato, per condire o conservare gli alimenti. Perché si parla di nuovo gusto? Lo affermiamo scientificamente.
Accade che la molecola NH4Cl attiva una proteina chiamata OTOP1, la quale a sua volta provoca l’attivazione delle cellule della lingua che percepiscono il gusto! Cioè se ne identifica un recettore specifico, diverso dagli altri utilizzati per il resto dei gusti.