Gli ultimi sondaggi politici rilevano una situazione sostanzialmente stabile, con pochi cambiamenti ma molto significativi.
I sondaggi politici sono uno strumento importante per capire i grandi mutamenti che avvengono ogni giorno nell’opinione pubblica. Da questo momento in avanti, però, i sondaggi acquisiranno un’importanza ancora più significativa perché a giugno 2024 si terranno le elezioni europee, che rinnoveranno la composizione del Parlamento Europeo.
Le prossime elezioni europee saranno un passaggio molto significativo della vita dell’Unione Europea e dei suoi cittadini, perché il nuovo Parlamento sarà espressione di una nuova coscienza europea, formatasi in questi ultimi anni di grandi cambiamenti e problemi, tra pandemia, inflazione, guerre e crisi migratorie.
L’orientamento al voto degli italiani sembra piuttosto stabile negli ultimi tempi. Non si segnalano grandi rimonte o particolari cadute di consensi, ma variazioni minime che risentono generalmente dai problemi che i vari esponenti politici sono impegnati a fronteggiare al momento della rilevazione.
Una situazione stabile, in cui i partiti alleati portano avanti una silenziosa guerra di logoramento
Il dato più interessante è che i due schieramenti, quello del governo e quello dell’opposizione, non subiscono particolari cambiamenti. Le variazioni più significative, al contrario, si registrano all’interno delle due fazioni e sono il segnale della lenta guerra di logoramento portata avanti dai partiti che si definiscono alleati.
Secondo il sondaggio di Swg, Fratelli d’Italia rimane il primo partito del paese, con una percentuale di orientamento di voti del 28,7%, in calo dello 0,4% rispetto alla settimana precedente. Questo variazione corrisponde quasi interamente a quella della Lega, che però segna uno 0,5% in crescita. Queste fluttuazioni, seppure minime, sono il segnale che la volontà di Salvini di smarcarsi dall’alleato di governo su temi significativi come quello dell’immigrazione potrebbero dare gli effetti sperati.
Nelle ultime settimane, infatti, il segretario del partito Matteo Salvini ha più volte fatto dichiarazioni poco in linea con quelle del governo, attaccando spesso gli esponenti europei come Ursula Von Der Leyen (con cui Meloni sembra invece in perfetta sintonia) e ribadendo la necessità di un approccio più duro contro l’immigrazione clandestina. Il partito della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non registra comunque cali di consensi significativi, ma questi dati potrebbero influenzare l’approccio di Fratelli d’Italia in vista delle prossime elezioni.
Quanto agli altri partiti che fanno parte della maggioranza di governo, Forza Italia si mantiene stabile al 6,4%, con un calo minimo dello 0.1%.
Un altro dato interessante è quello che riguarda le fluttuazioni del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. I due partiti, un tempo al governo insieme, hanno oggi un rapporto ambiguo, di collaborazione su alcuni fronti e di scontro su altri. La paura più grande per entrambi, però, è quello di rubarsi l’elettorato a vicenda, visto che su molti temi i due partiti esprimono le stesse idee.
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Il Partito Democratico, nell’ultima rilevazione di Swg, sale al 19,8%, attestandosi come secondo partito del paese e tornando vicino alla soglia psicologica del 20%. Questa variazione in crescita corrisponde a quella in discesa del Movimento 5 Stelle, che cala dello 0,2% e si attesta al 15,5%. Il resto delle forze di opposizione registrano tutte dati in calo: l’Alleanza Verdi-Sinistra scende al 3,3% e +Europa al 2,4%.
Anche Azione di Carlo Calenda scende dello 0,2% e si attesta al 3,7%. Dopo il divorzio con Italia Viva di Renzi (che se la passa ancora peggio, al 2,5%), i due partiti rischiano di non superare la soglia di sbarramento del 4% prevista per esprimere i candidati al Parlamento Europeo.