Il sussidio di 350 euro spetta solamente ai cittadini che rispettano un Patto e precise condizioni. Scopriamo di più.
Il Supporto per la formazione e il lavoro non verrà erogato a tutte le famiglie con occupabili ex percettori del Reddito di Cittadinanza. Sette mesi di ricariche e poi stop al Reddito di Cittadinanza. Questa la direttiva della Legge di Bilancio 2023 che si sta mettendo in pratica.
In sostituzione della misura è previsto il Supporto per la formazione e il lavoro dedicato agli occupabili – persone di età compresa tra 18 e 59 anni che possono lavorare. I non occupabili invece, continueranno a percepire l’RdC fino a dicembre e poi passeranno all’Assegno di inclusione.
Al termine dei sette mesi, i percettori del sussidio economico devono inoltrare domanda del Bonus da 350 euro. Questo non verrà erogato subito a chi rispetta i requisiti ma solamente dopo che avranno messo in atto una procedura specifica. Ricordiamo che l’intento è far entrare nel mondo del lavoro il maggior numero di persone possibile.
Supporto per la formazione, cosa fare per averlo
I cittadini occupabili ex percettori di RdC possono richiedere il Supporto a condizione che l’ISEE non superi i 6 mila euro. Un limite più stringente rispetto al vecchio sussidio e che esclude diversi cittadini dalla nuova prestazione. Per quanto riguarda il valore, il Supporto consiste in un Bonus di 350 euro al mese per dodici mesi per ogni componente occupabile del nucleo familiare.
L’erogazione scatterà dopo che l’interessato avrà inoltrato domanda, firmato il Patto di Lavoro presso un Centro per l’Impiego e sarà stato inserito in una delle attività formative previste. Le date di pagamento sono, nello specifico il giorno 27 del mese se la richiesta soddisfacente i requisiti è stata inoltrata prima del giorno 15.
- il giorno 15 del mese successivo se i requisiti si sono maturati dopo il giorno 15 del mese di inoltro della domanda.
Condizione necessaria, come accennato, la partecipazione a corsi di formazione, qualificazione o riqualificazione professionale oppure a percorsi di istruzione scolastica per adulti (per chi non ha ottemperato all’obbligo scolastico). O ancora a progetti utili per la collettività, al servizio civile universale o a politiche attive del lavoro.
L’inoltro della domanda prevede l’utilizzo dell’apposito servizio INPS disponibile sul portale dell’ente. In conclusione la procedura per ottenere i 350 euro richiede
- La presentazione telematica della richiesta all’INPS,
- L’iscrizione al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa,
- La sottoscrizione del Patto di attivazione digitale una volta avuto l’esito positivo della domanda,
- La sottoscrizione di un Patto di servizio personalizzato,
- La frequentazione di un corso o altra iniziativa lavorativa.