A breve dormiremo sulla Luna, in una casa tridimensionale realizzata dalla NASA. Quanto tempo dovremmo attendere?
Una notizia davvero sorprendente visto che la Luna adesso sarà accessibile non solo agli astronauti – i quali con le loro missioni nello Spazio ci fanno sempre sognare – ma anche ai civili. Il tutto è cominciato ben quattro anni fa quando un certo Raymond Clinton Jr comincia a realizzare dei disegni molto particolari. Si tratta di piste di atterraggio, strade e case. Un vero e proprio villaggio, ma non destinato a realizzarsi sulla Terra, come penserebbero tutti.
Una vera e propria innovazione dato che il luogo in cui si pensa di mettere in pratica – quello che è stato disegnato solo su una semplice lavagna – è proprio un qualcosa che da sempre attira i tanti appassionati di astronautica. Quelle affascinanti immagini di coloro che – armati di tuta e con quella grande ampolla attorno alla testa – mettono il piede proprio sulla Luna – lasciando una enorme impronta – hanno da sempre un grande fascino. A giugno è iniziato il test che simula la vita su Marte con un habitat di circa 500 mq e composto da cucina, alloggi, attività mediche, fitness e anche colture. Ma sulla Luna, cosa accadrà?
Un villaggio “lunare”
La grande e sorprendente notizia fa sì che la NASA stia progettando un vero e proprio villaggio sulla Luna per il 2040, un anno che apparentemente potrebbe sembrare molto lontano ma che in realtà non lo è. Si tratta di una stampante 3D lanciata sulla Luna. Le abitazioni verranno realizzate con il cemento lunare, il quale è composto da frammenti di roccia, oltre a minerali e polvere, tutti elementi che si trovano sullo strato lunare.
Le costruzioni delle case non sono destinate solo agli astronauti – come è normale e scontato che sia – ma anche ai civili. Ovviamente si tratta di un progetto molto intrigante ma non di facile realizzazione, dato che la polvere abrasiva se inalata potrebbe risultare tossica. La missione Artemis 2 sarà fondamentale per esplorare nuovamente la Luna, dopo l’importante Missione Apollo degli anni 70. Un modo per dimostrare non solo la possibilità di presenza di vita umana su questo satellite ma anche come punto di partenza per lanciare le varie missioni su Marte, una sorta di stazione di partenza.
La chimica e la fisica a confronto
L’idea di stampare sulla Luna non è in effetti un qualcosa di semplice. Viaggiare leggeri è un aspetto importante. Quindi ogni peso aggiuntivo trasportato sulla Luna ha un enorme costo in termini di denaro. Trasportare del materiale dalla Terra – per costruire nello Spazio – è un’impresa ardua. Bisogna infatti testare prima sulla Terra quello che verrà poi trasportato sulla Luna. A questo punto entrano in gioco le “camere di prova” per effettuare dei test specifici. Va specificato un qualcosa di importante: la chimica sulla Luna è la stessa, ma la fisica invece è diversa.
ICON – una società di costruzioni con sede in Texas, negli Stati Uniti – sta collaborando con la NASA in merito alla realizzazione del Villaggio 3D sulla Luna. I progetti realizzati sulla Terra – dalla società americana – sono realizzati con un materiale detto Lavacrete. Sicuramente la stampa 3D è il vero futuro dell’umanità. Il cemento ricavato sarà quindi senza l’aggiunta di acqua ed è ricavato da delle versioni simili al materiale roccioso presente sulla Luna. Si tratta quindi di minerali lunari, i quali sono maggiormente consigliati rispetto al cemento per la stampa 3D. Ma non si stratta solo di costruzioni, si parla anche di arredamento come letti, sedie, tavoli e quindi di creare anche dei “mobili spaziali”.
Creare un avamposto strategico sulla Luna per i viaggi del futuro ? Al momento è davvero difficile immaginare un mercato immobiliare sulla Luna. Ma staremo a vedere cosa succederà nel 2040. Tutti in trepida attesa. Intanto, occhi all’insù ad ammirare il super satellite, immaginando il futuro che verrà.